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IL SOLE –24 ORE – Sabato 28 Agosto 1993 – N. 234 – PAGINA 15
Norme e tributi

Paradossi in tribunale sul deposito tardivo della tassa società

L’ultimo dei ripetuti aggiustamenti relativi alla «tassa annuale sulle società», ora soppressa, prevedeva, fra l'altro, che coloro i quali avessero omesso di effettuare il regolare versamento entro il 30 giugno 1992 potessero farlo, sulla base dei nuovi importi, entro il successivo 31 ottobre, con l'applicazione di una soprattassa ridotta del 6'% (legge 359/1992).
Collegato al pagamento della tassa, dal 1988 vigeva l'obbligo di depositare, entro il 31 luglio di ogni anno, l'attestazione del versamento presso la cancelleria del tribunale di iscrizione. In base a un principio di diritto comune, si è sempre ritenuto che l'intendimento del legislatore fosse quello di fissare l'obbligo del deposito

entro il termine ordinario di un mese dall'avvenuto pagamento. Paradossalmente, le società che versarono la tassa entro il 31 ottobre 1992, presentando l'attestazione di pagamento entro il successivo mese di novembre presso la cancelleria del tribunale di Torino, si sono viste notificare la sanzione di lire 100mila per il tardivo deposito. Secondo la cancelleria, dunque, si sarebbe dovuto in ogni caso depositare entro il 31 luglio 1992 l'attestazione del versamento non ancora effettuato, il che può rappresentare un problema anche per i contribuenti più scrupolosi. É l’ennesima dimostrazione di assoluta mancanza di coerenza e organicità del nostro sistema fiscale.

M. Le.

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