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Giovedì 16 Dicembre 1993 N. 342 IL
SOLE 24 ORE
Norme e tributi
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La vecchia delega consente di
pagare lIva «fuori zona»
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È noto che, in Italia, i
tentativi di semplificare il sistema fiscale finiscono, molto
spesso, per arrecare nuovi disagi ai contribuenti. In particolare,
per quanto riguarda i versamenti Iva, una semplificazione è stata
introdotta dall'articolo 36, comma 14, del Dl 30 agosto 1993, n.
331, convertito con modificazioni nella legge 29 ottobre 1993, n.
427, il quale ha stabilito che i versamenti Iva mensili, trimestrali
e annuali potranno essere eseguiti al competente ufficio
dell'imposta sul valore aggiunto mediante delega del contribuente
rilasciata presso una qualsiasi dipendenza dell'azienda delegata
sita nel territorio dello Stato, e non più soltanto presso una
dipendenza dell'azienda delegata sita nella circoscrizione
territoriale dell'ufficio competente a ricevere il versamento.
Il disagio riguarda invece quanto disposto dal successivo comma 15
dello stesso articolo, secondo cui il ministero delle Finanze, con
proprio decreto, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore
della legge di conversione, doveva adeguare i modelli di delega
prevista dall'articolo 38 del Dpr 633/72, in modo da evidenziare
l'ufficio Iva ricevente. Come era prevedibile, il decreto
ministeriale previsto dalla legge di conversione non è stato
emanato. Non solo: tale decreto non sarà mai emanato perché, con
l'entrata in funzione del conto corrente fiscale, prevista per il
prossimo primo gennaio, verranno introdotti moduli di pagamento
completamente rinnovati. Risultava quindi poco utile e assai costoso
effettuare lievi modifiche per modelli che sarebbero stati
utilizzati per un mese soltanto. Per chiarire la situazione di
incertezza venutasi a creare, il ministero delle Finanze ha emanato
ieri un comunicato stampa con il quale conferma che, in vista delle
prossime scadenze in materia di Iva, i relativi versamenti potranno
essere effettuati presso le aziende di credito o le casse rurali e
artigiane abilitate, anche se situate in una circoscrizione
territoriale diversa da quella in cui il contribuente ha il proprio
domicilio fiscale. Per quanto riguarda le modalità di versamento,
il ministero precisa che i contribuenti potranno continuare a
utilizzare i modelli di delega attualmente in uso, reperibili presso
gli istituti di credito, senza apportarvi alcuna modifica.
Marco Levis
Marco Malvicini |
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