La contraffazione dei marchi è
uno dei problemi più sentiti dalle società straniere che
esportano nella Repubblica Popolare Cinese, o titolare di marchi
che hanno già acquisito una certa notorietà anche in territorio
cinese. E costituisce uno dei maggiori deterrenti per le società
che valutano la possibilità di entrare nel mercato cinese.
In realtà, se adeguatamente
registrato all'interno del territorio cinese, un marchio può
ricevere tutela a livello sia amministrativo, sia giurisdizionale
e le sanzioni previste per i casi di contraffazione sono di natura
civile e penale.
Le procedure di registrazione.
L'agenzia governativa di riferimento è la State Administration
for Industry and Commerce, che ha sede a Pechino. Al suo
interno ci sono il Trademark Office, che esamina le
richieste di registrazione e decide sulle opposizioni di terzi, e
il Trademark Review and Adjudication Board, presso cui
possono essere appellate le decisioni del Trademark Office.
In Cina possono essere
registrati come marchi tutti i segni suscettibili di
rappresentazione grafica come "parole, disegni, grafici o
loro combinazioni", purché dotati di "caratteristiche
distintive". Per poter essere registrato, un marchio deve
essere anche "nuovo", nel senso che non devono risultare
in Cina precedenti registrazioni di marchi simili o identici. Di
conseguenza, al fine di ottenere adeguata tutela, a nulla vale la
precedente utilizzazione del marchio ed è comunque indispensabile
eseguire le formalità necessarie per la sua registrazione.
Infatti, pur avendo aderito alla Convenzione di Parigi per la
protezione della proprietà industriale, che riconosce i diritti
esclusivi alle società che sono titolati di marchi dotati di una
certa notorietà, la Cina non ha mai effettivamente riconosciuto
tali diritti ai titolari di marchi stranieri.
Il doppio binario.
Nella Repubblica Popolare Cinese qualsiasi soggetto di diritto ha
diritto di richiedere la registrazione di un marchio. Tuttavia la
legge prevede un sistema a "doppio binario" a seconda
della nazionalità del richiedente: i cittadini cinesi possono
rivolgersi direttamente alle autorità competenti, mentre gli
stranieri devono incaricare un agente cinese autorizzato e
registrato presso la State Administration for Industry and
Commerce. Attualmente ci sono in Cina soltanto 19 agenti
autorizzati a espletare le formalità di registrazione per le
società straniere e, come è facile immaginare, sono spesso
oberati di lavoro.
Soprattutto nel caso in cui
sorgano complicazioni nel corso della procedura gli agenti devono
essere attentamente seguiti dalle società che richiedono la
registrazione.
Il procedimento di registrazione
del marchio per gli operatori stranieri può durare dai 16 ai 18
mesi. La richiesta di registrazione deve essere depositata
dall'agente presso gli uffici del Trademark Office, insieme
con una copia chiara del marchio e con l'originale della procura
rilasciata allagente. L'ufficio effettua un primo esame sulla
regolarità formale della richiesta di registrazione e, dopo circa
3 o 4 mesi. comunica all'agente se sono necessarie delle modifiche
o delle integrazioni. Quando la richiesta è formalmente completa,
l'ufficio procede a esaminarla da un punto di vista sostanziale
per verificare che il marchio sia distintivo e che non sia uguale
o affine a marchi già registrati.
Al termine di questo esame, che
dura all'incirca 12 mesi, se l'ufficio ritiene che il marchio
possa essere registrato, lo pubblica nel Bollettino Ufficiale dei
marchi (Shangbiao Gonggao) per dare opportunità ai terzi di
proporre un'eventuale opposizione.
Qualora il Trademark Office
ritenga di non poter registrare il marchio, invia la relativa
comunicazione all'agente. Il titolare del marchio ha allora 15
giorni per ricorrere contro questa decisione di fronte al Trademark
Review and Adjudication Board, la cui decisione è definitiva
e inappellabile.
Eventuali opposizioni di terzi
possono essere presentate al Trademark Office entro tre mesi dalla
pubblicazione del marchio nel Bollettino Ufficiale. L'ufficio
notifica le opposizioni a colui che ha richiesto la registrazione,
gli concede 30 giorni per presentare eventuali osservazioni e poi
adotta una decisione. Contro tale decisione le parti possono
proporre appello. Dopo tre mesi dalla pubblicazione del marchio,
se non vi sono state opposizioni o queste sono state rigettate, il
marchio è definitivamente registrato nel Registro dei Marchi e il
titolare può farne un uso esclusivo per 10 anni, rinnovabile per
periodi di uguale durata. II titolare del marchio riceve
generalmente dopo circa 3 mesi il certificato di registrazione.
Nel corso di questa lunga procedura e fino alla registrazione
definitiva de! marchio, il titolare non può ancora esercitare il
suo diritto esclusivo in territorio cinese.
E quindi evidente che ogni
società interessata al mercato cinese o comunque preoccupata per
il dilagante fenomeno della contraffazione dovrebbe decidere di
presentare la richiesta di registrazione prima di iniziare
qualsiasi attività commerciale in Cina.
L'accordo di Madrid.
La Cina ha anche aderito all'Accordo di Madrid per la
registrazione internazionale dei marchi, il quale prevede la
possibilità di ottenere una "registrazione
internazionale" attraverso lOrganizzazione Mondiale per la
proprietà intellettuale di Ginevra (più nota con l'acronimo
inglese, Wipo).
Di regola, un marchio
validamente registrato in uno dei Paesi aderenti al trattato può
essere registrato in tutti gli altri Paesi. Ma in Cina è ancora
molto difficile far valere i diritti di registrazione
internazionale, in quanto i funzionari governativi hanno spesso
difficoltà a utilizzare i documenti internazionali e non sono
molto propensi ad agire subito in caso di violazione del trattato.
Tuttavia, qualora una società preferisca avvalersi della
registrazione internazionale, può optare per la procedura di
estensione prevista dal Trattato di Madrid, che si svolge per la
maggior parte in Europa. L'interessato deve richiedere
direttamente l'estensione presso gli uffici di Ginevra, che
provvederanno a contattare le autorità cinesi. La Cina può
rifiutare l'estensione della registrazione, ma se le autorità non
si pronunciano entro un anno, l'estensione si ritiene accordata.