La "Gazzetta
Ufficiale" del 5 febbraio scorso riporta il decreto con cui
il ministro delle Finanze ha reso noti i coefficienti di
adeguamento che dovranno essere utilizzati nella prossima
dichiarazione dei redditi ai fini della determinazione delle
plusvalenze o minusvalenze in "regime analitico"
realizzate nel periodo di imposta 1995. Le plusvalenze di cui
all'articolo 81, comma 1, Tuir sono costituite dalla differenza
tra il corrispettivo percepito e il prezzo pagato all'atto del
precedente acquisto, individuato a partire dagli acquisti più
recenti, in base a un criterio Lifo. Ai fini della determinazione
delle plusvalenze il costo fiscalmente riconosciuto delle
partecipazioni sociali, delle azioni, delle quote rappresentative
del capitale o del patrimonio e di altre partecipazioni analoghe,
nonché dei certificati rappresentativi di partecipazioni in
società, associazioni, enti e altri organismi nazionali ed
esteri, di obbligazioni convertibili, diritti di opzione e ogni
altro diritto che non abbia natura di interesse, connesso ai
predetti rapporti, dovrà essere adeguato. L'adeguamento deve
essere effettuato sulla base di coefficienti pari al tasso di
variazione della media dei valori dell'indice medio dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e impiegati, rilevati nell'anno
in cui si è verificata la cessione rispetto a quella dei medesimi
valori rilevati nell'anno in cui e avvenuto l'acquisto, sempreché
tra la cessione e l'acquisto siano intercorsi non meno di dodici
mesi. In passato il valore iniziale veniva, invece, incrementato
in relazione alle variazioni fatte registrare dal Pil. Per le
cessioni di partecipazioni in società di persone che non svolgono
attività immobiliare o finanziaria. il valore iniziale,
rivalutato come sopra, deve essere aumentato dei redditi imputati
nei vari esercizi al socio e diminuito degli utili effettivamente
distribuiti. In sede di dichiarazione dei redditi i contribuenti
saranno tenuti a compilare un apposito prospetto indicando. per
ognuna delle operazioni eseguite, l'ammontare lordo dei
corrispettivi, l'ammontare dei correlativi costi, l'eventuale
importo derivante dall'applicazione del coefficiente di
rivalutazione del costo e il risultato del calcolo effettuato.
Tale prospetto dovrà essere conservato dai contribuenti e da
questi esibito ovvero trasmesso all'ufficio tributario competente
nel caso in cui questultimo ne faccia richiesta.
Marco Levis |
I coefficienti di adeguamento
|
Anno
di
acquisto
|
Coefficiente
|
Anno
di
Acquisto
|
Coefficiente
|
1995
|
1,0000
|
1970
|
11,9528
|
1994
|
1,0536
|
1969
|
12,5606
|
1993
|
1,0950
|
1968
|
12,9132
|
1992
|
1,1410
|
1967
|
13,0778
|
1991
|
1,2027
|
1966
|
13,3394
|
1990
|
1,2798
|
1965
|
13,6064
|
1989
|
1,3579
|
1964
|
14,1974
|
1988
|
1,4476
|
1963
|
15,0393
|
1987
|
1,5193
|
1962
|
16,1697
|
1986
|
1,5895
|
1961
|
16,9944
|
1985
|
1,6865
|
1960
|
17,4911
|
1984
|
1,8315
|
1959
|
17,9556
|
1983
|
2,0253
|
1958
|
17,8805
|
1982
|
2,3288
|
1957
|
18,7372
|
1981
|
2,7094
|
1956
|
19,0990
|
1980
|
3,2161
|
1955
|
20,0493
|
1979
|
3,8962
|
1954
|
20,6122
|
1978
|
4,5093
|
1953
|
21,1663
|
1977
|
5,0706
|
1952
|
21,5785
|
1976
|
5,9884
|
1951
|
22,4952
|
1975
|
6,9777
|
1950
|
24,6802
|
1974
|
8,1757
|
1949
|
24,3488
|
1973
|
9,7654
|
1948
|
24,7056
|
1972
1971
|
10,7780
11,3836
|
1947
|
26,1584
|
|