Nonostante alcune incertezze di
carattere interpretativo, l'esame della Banca d'Italia sui bilanci
l993 delle Sim e delle società fiduciarie è risultato nel
complesso positivo.
Le incertezze, dovute più che altro alla novità e alla
complessità della materia, hanno riguardato in particolare i
seguenti aspetti:
1) le attività (valori mobiliari e liquidità) acquisite in
nome e per conto di terzi, nonché quelle acquisite in nome
proprio e per conto di terzi da società fiduciarie, sono state
erroneamente inserite fra i conti patrimoniali. Di tali attività
doveva, invece, essere data informativa nella Nota integrativa;
2) il saldo dei conti correnti attivi verso banche non è
stato inserito nella voce "Crediti verso enti
creditizi";
3) i titoli di proprietà in deposito presso terzi sono stati
indicati erroneamente negli "Impegni";
4) i recuperi di spese addebitati a terzi a fronte di oneri e
bolli che le
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società versano ad altri intermediari per le
operazioni poste in essere per conto dei propri clienti, sono
stati erroneamente fatti transitare dal conto economico.
Al fine di migliorare la comprensione dei bilanci e per
indirizzare il sistema verso un'applicazione più omogenea della
normativa, nel Bollettino di vigilanza n. 2/95 la Banca d'Italia
ha richiamato l'attenzione delle Sim e delle società fiduciarie
sull'esigenza di:
a) rispettare la forma standard delle tabelle e delle voci della
Nota integrativa, corredandole di commenti con particolare
riferimento alle seguenti voci residuali: altre attività; altre
passività; commissioni attive per altri servizi; commissioni
passive per altri servizi; altri proventi di gestione; altri oneri
di gestione; altre spese amministrative; proventi straordinari;
oneri straordinari;
b) verificare la coerenza fra
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gli importi di voci e sottovoci dello stato
patrimoniale o del conto economico con i corrispondenti dettagli
presenti nella Nota integrativa;
c) illustrare in modo esaustivo i criteri di valutazione adottati
in bilancio, esplicitando il modo in cui sono state esercitate le
opzioni consentite dalla legge e le scelte che sono state
effettuate sul piano applicativo;
d) fornire chiarimenti in ordine sia alla natura delle commissioni
attive o di altri proventi non espressamente riconducibili ad
attività per le quali le società risultino autorizzate e
operative, sia all'assenza di commissioni o proventi relativi ad
attività esercitate.
Alla luce delle considerazioni esposte e in attesa dell'esame
Bankltalia sui dati riguardanti l'esercizio 1994, sarebbe
opportuno che le Sim e le società fiduciarie provvedessero fin
d'ora ad adeguare l'impostazione del prossimo bilancio.
Marco Levis |